Il 31° Censimento Internazionale degli Uccelli Acquatici (IWC Census 2018) è appena terminato e i dati raccolti riconfermano l’importanza del Trasimeno, il più antico lago Italiano, per lo svernamento.
Organizzato, sul Trasimeno, dalla cooperativa l’Alzavola che gestisce l’Oasi La Valle, su incarico dell’Osservatorio Faunistico della Regione Umbria, ha visto la partecipazione degli ornitologi Francesco Velatta (che ha poi curato l’analisi scientifica dei risultati), Giuseppina Lombardi, Gianluca Bencivenga, Mario Muzzatti, Marco Bonomi, Maria Maddalena Chiappini, Chiara Agnelli, Maddalena Pochini, Carmine Romano, Stefano Tito e la preziosa collaborazione di Massimiliano Scarchini, di Andrea Sedini e della Cooperativa Pescatori del Trasimeno con la presenza di Valter Sembolini, che hanno accompagnato gli ornitologi con le loro barche.
Due sono state le giornate principali del monitoraggio: 4 Gennaio quando sono stati effettuati i conteggi da terra, prevalentemente dai pontili e dalle “terrazze naturali” che si affacciano sul lago con l’ausilio di cannocchiali, e 7 Gennaio quando il conteggio è avvenuto da “lago” ovvero con l’uso di barche in modo che gli ornitologi hanno potuto rilevare in maniera esaustiva tutte le specie e gli individui presenti; a queste due giornate si sono poi aggiunti numerosi piccoli sopralluoghi mirati. I risultati, da una prima analisi, sembrano molto soddisfacenti con un incremento di uccelli acquatici e una crescita degli Aironi.
I risultati del monitoraggio evidenziano il ruolo chiave svolto dal Trasimeno quale sito di svernamento di numerose specie di uccelli acquatici, che raggiungono consistenze di rilievo nazionale o addirittura internazionale, per tali motivi occorre tenere alta l’attenzione nella tutela di questo ecosistema per l’importanza che questo riveste per tutte quelle specie di uccelli che vivono o che trovano nel Trasimeno un punto di svernamento o di sosta lungo le loro rotte migratorie.
Il totale degli uccelli acquatici svernanti: 52.374, è superiore alla soglia di 20mila che qualifica le zone umide di importanza internazionale secondo il Criterio 5 della Convenzione di Ramsar. Rispetto al 2017 c’è stato un incremento di 18.244 uccelli acquatici principalmente dovuto all’esplosione del moriglione che con oltre 27.000 individui detiene un record storico per il Trasimeno e individua una consistenza di ben 3.3 volte superiore al valore soglia ( di 8.000 individui) che qualifica una zona umida di importanza internazionale per queste specie. Anche per la moretta tabaccata (specie minacciata) la consistenza rilevata è ben superiore al valore-soglia (che è di appena 25 individui) che qualifica una zona umida di importanza internazionale per queste specie. E’in crescita anche Airone Bianco Maggiore, Airone Guardabuoi, Garzetta, Svasso Maggiore e Falco di palude. Per lo Svasso maggiore, e per l’Airone guardabuoi la consistenza è superiore al valore-soglia che individua i siti di importanza nazionale per queste specie.